CAPITOLO 53

Dante Castelli.

Una risata sommessa sfuggì dalle mie labbra mentre guardavo il mio piccolo coniglietto dormire. Il suo volto era sereno, il respiro leggero, le labbra leggermente socchiuse.

Così innocente.

Così fragile.

E, soprattutto, così mio.

Ero seduto sul pavimento, con la schiena appoggiata...

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