Capitolo 188

La sala d'attesa dell'ospedale odorava di candeggina e caffè freddo. Camille sedeva rigida su una scomoda sedia di plastica, fissando le doppie porte da cui avevano portato Stefan un'ora prima. Il sangue macchiava i suoi vestiti, il suo sangue. Non si era cambiata, non riusciva a convincersi ad anda...

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