Capitolo 42

Oh cazzo.

Oh cazzo, cazzo, cazzo.

Mi morsi il labbro così forte che pensai di sanguinare.

Pressai ancora più a fondo. Con movimenti circolari. Provocando. Fradicia.

Strofinaì più velocemente.

Le dita zuppe del mio umore. La pioggia che mi inzuppava le cosce. La vergogna che mi inzuppava ogni centime...

Accedi e continua a leggere