Capitolo 264

‘Ho chiamato l'avvocato. Sta arrivando.’

Lea entrò nella sala degli interrogatori dopo che il poliziotto se ne fu andato.

Sembrava colpevole. ‘Mi dispiace.’

‘Non è colpa tua.’ Questo era solo in parte vero. La mia faccia faceva ancora male dal pugno sferrato da uno dei buttafuori, e ero ancora furio...

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