Non siamo pronti

Deimos si ferma e osserva il giovane calmamente, incrociando le braccia dietro la schiena. "Non devo chiamarti come? Gio?" Chiede.

"Ho detto di non chiamarmi così!" ringhia Giovanni, mostrando i denti. Il suo lupo pronto a saltare. I miei occhi si spalancano. Non l'ho mai visto arrabbiarsi con Deim...

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