Capitolo 3 - Logan
Sono in paradiso! Mi dico mentre vado a baciare la bellissima ragazza davanti a me per la millesima volta quella mattina, senza mai stancarmi delle scintille che provoca nel mio corpo, giuro che è fantastico! Le passo le mani tra i lunghi riccioli scuri, mentre lei mi tocca delicatamente il viso... i brividi si diffondono su tutto il mio corpo dal contatto...
Poi una voce familiare interrompe improvvisamente i miei pensieri "L..Lo..Logan?" una voce che riconosco come quella di Lilah balbetta.
Oh merda! Il mio cervello cerca di elaborare cosa dire... Questo potrebbe essere imbarazzante, pensavo di avere la possibilità di spiegarle cosa è successo... Non sapevo che ci avrebbe sorpreso...
...aspettate, i suoi dannati genitori avrebbero dovuto fermarla in modo che questo non accadesse! Penso con rabbia, poi vedo lo shock sul suo viso... Oh cazzo! Oh cazzo!! Oh cazzo!!... Sono fottuto!
"Lilah, posso spiegare!" dico, sollevando delicatamente Anya dalle mie ginocchia e facendo un passo verso Lilah. Anya mi guarda sconsolata.
Oh uomo, non cominciare! penso, quindi scuoto delicatamente la testa verso di lei e mormoro "Devo fare questo Ani" e spero alla dea che abbia la decenza di capire quanto sia difficile per Lilah.
Lilah mi guardò mentre mi alzavo, e onestamente sembrava distrutta ha capito cosa è successo questa mattina? mi chiedo, come può il destino essere così incasinato? Amo questa ragazza davanti a me, penso di averla sempre amata... Ero così sicuro che fosse mia... Mi veniva da piangere.
"Devo andare" disse Lilah mentre iniziava a uscire dalla stanza ora quasi vuota, tutti quelli che erano lì devono aver capito quanto sarebbe diventata imbarazzante la situazione e se ne sono andati quando hanno visto Lilah. Non potevo lasciarla andare...
Devi parlarle Logan... mi dico, quindi le prendo rapidamente la mano e la porto in uno degli uffici vicini, il più vicino essendo convenientemente quello di suo padre, l'ufficio del Beta.
Almeno so che sarà vuoto penso tra me e me visto che è a casa, presumibilmente aiutandomi ritardando il suo arrivo per darmi la possibilità di parlarle ed evitare che questo casino accadesse!
Che aiuto è stato! Forse non potevo incolpare tutto lui, mi ero distratto... Potevo sentire Lilah resistere alla mia presa sulla sua mano, non mi piaceva, non lo aveva mai fatto prima... ha sempre amato che le tenessi la mano, dicendo che la faceva sentire sicura e amata...
"Lilah per favore..." dissi mentre ci sedevamo sul piccolo divano in pelle all'interno dell'ufficio, di lato rispetto alla scrivania principale e alle sedie. Questa stanza era quasi una copia carbone dell'ufficio di mio padre.
"Per favore cosa Logan? Non posso farlo..." singhiozzò mentre scoppiava in un mare di lacrime. Mi inginocchiai immediatamente davanti a lei e la avvolsi tra le mie braccia e mi trovai a singhiozzare un po' anch'io...
Questa è la mia ragazza, la ragazza che pensavo sarebbe stata la mia compagna, la ragazza a cui mi ero aperto, la ragazza che tutti dicevano sarebbe stata la mia compagna, come potevamo essere tutti così dannatamente sbagliati?!
I pensieri nella mia testa mi facevano venire voglia di urlare, *come può essere successo? Eppure sembrava che il destino avesse un altro piano, e la nostra vicinanza probabilmente non sarebbe mai più stata la stessa... no, non potrebbe mai più essere la stessa.
Non posso farlo nemmeno io...* sospirai.
Ci tenemmo l'un l'altro per qualche minuto, entrambi singhiozzando insieme. Ma dovevo riprendermi... dobbiamo parlare di questo... devo farlo per lei... per noi... dobbiamo affrontare questo... dobbiamo parlare di questo... i miei pensieri erano come una battaglia interna con le mie emozioni.
Ma sapevo che non potevamo continuare così. La mia compagna, non quella che mi aspettavo ma comunque la mia compagna... quella destinata a me mi stava aspettando nel salotto. Guardai Lilah, i suoi bellissimi occhi acquamarina ora rossi e iniettati di sangue per il pianto, il suo bellissimo viso triste e ferito...
Mi odiavo, odiavo il destino... la voglio ancora, la mia mente combatteva, no, non c'è il legame della compagna come quello inaspettato che ho trovato solo un'ora fa con Anya, ma abbiamo una connessione... abbiamo un legame... abbiamo molto di più... abbiamo un amore l'uno per l'altro che andava più in profondità... come possiamo buttare tutto questo via?!
Gli occhi bellissimi di Lilah guardavano nei miei occhi grigi pieni di lacrime, i suoi occhi che non mi stancavo mai di guardare, il suo sguardo di solito capace di farmi venire la pelle d'oca e farmi sorridere, ma oggi non c'era sorriso, solo dolore "lei è quella giusta, vero?" ansimò in un singhiozzo "è la tua compagna, vero?"
Annuii lentamente mentre lei scoppiava in un nuovo fiume di lacrime, e istintivamente la tirai di nuovo a me mentre singhiozzava nel mio petto... questo era una tortura...














































































































