Trecentosette

Pensavo di stare diventando più forte.

Dopo le lacrime infinite, le notti insonni, i momenti innumerevoli di silenzio soffocante quando mi rannicchiavo su me stessa e fingevo di non sentire le risate che provenivano dal corridoio, credevo davvero di cominciare a guarire. Il lavoro aiutava: i miei s...

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