Trecentoquarantotto

L'appartamento era tranquillo quella mattina, insolitamente tranquillo. Cecilia stava facendo un pisolino, il lieve alzarsi e abbassarsi del suo piccolo petto appena udibile. Ero uscita dalla mia stanza dopo un altro sonno agitato, il persistente disagio della stanchezza pesava sulle mie spalle. L'a...

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