Quarantotto

Non mi aspettavo che la giornata finisse così.

Il pranzo era stato scomodo fin dall'inizio, si stava rivelando un incubo: come tornare al liceo, solo che questa volta i bulli non sussurravano alle mie spalle o passavano bigliettini. Sedevano di fronte a me in abiti firmati e tacchi e orecchini di d...

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