Cinquantatré

La mattina successiva, mi svegliai nel silenzio. Nessun bussare alla porta. Nessuna voce di Matilda che mi chiamava per la colazione. Sbattendo le palpebre, guardai il soffitto, confusa per un momento. La luce soffusa del mattino filtrava attraverso le tende, proiettando ombre pallide nella stanza, ...

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