26. La mia matrigna troietta

Kelvin annuì con entusiasmo, il suo cazzo semi-duro ma tremante.

"Sì, mamma, ti scoperò ovunque," la sua voce era affannosa mentre la seguiva fuori, gli occhi fissi sul movimento ipnotico del suo culo che ballonzolava.

In cucina, lei si piegò sul bancone, presentandosi.

"Scopami qui, tesoro. Sbat...

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