Quando la realtà mette a nudo i denti.

La chiamata si è conclusa con me che borbottavo qualcosa a Luciano, ma la mia testa non era veramente lì. Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era lei, Alina, seduta in quella stanza, inquieta, troppo acuta per quelle pareti sterili. Ho infilato il telefono in tasca e ho spinto la porta per aprirla. E...

Accedi e continua a leggere