43: Emma

Ero nel corridoio fuori dalle porte della sala da ballo, con la mano infilata nel braccio di Theo, e cercavo di ricordare come respirare normalmente. I massicci pannelli di quercia torreggiavano davanti a noi come sentinelle che custodivano il momento in cui la mia vita sarebbe cambiata irrevocabilm...

Accedi e continua a leggere