CAPITOLO CENTO E VENTIQUATTRO

KYLE

La città aveva dormito. Ma io no.

Qualche minuto qua e là, accasciato sulla poltrona di pelle dietro la mia scrivania, un braccio drappeggiato sullo stomaco, l'altro avvolto attorno a quel dannato telefono usa e getta. Ma dormire? Quello mi aveva abbandonato nel momento in cui Ashley era scom...