Capitolo 238 Vorrei che me lo dicessi tu stesso

Micah rimase in silenzio.

Sembrava perso nei suoi pensieri, girando lo sguardo verso la finestra, il telefono nella sua mano ruotava ipnoticamente sul palmo.

Le luci abbaglianti della città fuori dall'auto illuminavano il suo volto in schemi alternati di ombra e luce, il suo umore sfuggente.

Andr...