


Capitolo 7
Proprio come era salito, era di nuovo giù, tra le sue gambe. La guardò, pensando che sembrava un po' spaventata per quello che stava per farle.
"Cercherò di essere gentile." Disse con una voce che lei trovava affidabile.
Le strappò via la biancheria di pizzo con impazienza, appena dopo averle detto quelle parole. Dopo averla annusata, soddisfatto, la buttò di lato sul letto.
"Belle." Non poté fare a meno di chiamarla, diventando più eccitato vedendo la sua vagina esposta. Lei rimase lì a guardarlo mentre la divorava con gli occhi. La baciò, facendola gemere con un tono leggermente più alto questa volta, si sedette di nuovo, riempita da una sensazione di formicolio ma si sdraiò di nuovo.
Stava cercando di fare del suo meglio per fare come lui aveva detto, ma era difficile poiché sentiva il suo respiro caldo là sotto. La baciò di nuovo lì, facendole arricciare le dita dei piedi mentre si contorceva nel letto.
Non poteva più sopportarlo quando iniziò a succhiarle la figa, la fece perdere il controllo mentre gemeva forte ora, tentando di spingere via la sua testa ma era troppo indebolita dal piacere per farlo.
"Sembri così stretta." Disse quando finalmente si fermò. Lei cercò di chiudere le gambe ma le sue mani erano lì per fermarla, le allargò più di quanto fossero. Lo guardò mentre stava per mettere di nuovo il viso tra le sue gambe e questo la fece contorcere nel letto ancora prima che lo facesse.
Sentì la sua lingua sul clitoride, si strofinò il viso con entrambe le mani cercando di contenere quanto fosse soddisfacente.
"Ohhh...ahhh, mmmm." Gemeva forte quando iniziò a penetrarla con la lingua. Si fermò e poteva sentirla respirare forte. Tornò sopra di lei, baciandola di nuovo dalla figa in su, si fermò quando raggiunse il seno, aveva scopato donne con seni più grandi ma gli piaceva come i suoi, non così grandi, si adattassero perfettamente al suo corpo.
La baciò tra di loro e andò per il collo ma lei tirò il suo viso più vicino al suo, desiderando un bacio e glielo diede. A differenza della prima volta che la baciò, fu ruvido ma lei godeva di come possedeva le sue labbra e la sua bocca intera.
"Fai l'amore con me." Implorò quando le loro labbra si separarono, sentendo che non poteva più aspettare.
Aveva di nuovo quel sorriso.
"Vuoi che faccia l'amore con te, eh?" Le chiese in faccia e lei annuì senza pensare.
Si alzò da lei e lasciò il letto, lei si chiese perché lo facesse ma si trasformò in vuoto quando si tolse i pantaloni davanti a lei. Non indossava mutande, c'era solo la sua erezione venosa rivolta verso di lei.
"Puoi prendere tutto questo?" Chiese camminando verso la giacca del completo stesa su uno dei divani. Lei deglutì, il suo membro non era solo venoso, era spesso e lungo. Con le spalle rivolte mentre prendeva un preservativo dalla tasca della giacca, ammirava il suo piccolo sedere liscio.
Iniziò a camminare verso il letto e i suoi occhi non potevano distogliersi dal serpente sotto la sua vita che stava eretto di fronte a lei mentre si avvicinava.
"Puoi?" Ripeté la sua domanda, la serietà scritta sul suo volto. Lei annuì rapidamente, non sapendo a cosa stesse acconsentendo. Tornò sopra di lei, poteva sentire la sua durezza scivolare sulla sua coscia quando si avvicinò al suo viso.
"Dovrei avvertirti; una volta che inizio, non mi fermerò finché non vorrò." Lei annuì di nuovo. "Bene."
Ottenuto il suo consenso, strappò uno dei cinque preservativi che teneva, dopo aver gettato gli altri sul comodino dall'altra parte del letto, lei girò la testa in quella direzione e lo guardò prima di tornare a guardarlo giusto in tempo per vederlo indossare il preservativo con professionalità. Deglutì di nuovo, il cuore che batteva così forte da sentirlo, stava finalmente ottenendo ciò che voleva.
"Sono sicura." Pensò di informarlo che non aveva malattie sessuali mentre lui indossava il preservativo.
"Lo so, anch'io." Sorrise. "Non vogliamo che tu rimanga incinta, vero?" Lei annuì di nuovo alle sue parole.
Con una delle sue mani, mantenne l'equilibrio sopra di lei e con l'altra tenne il suo membro vicino al suo nucleo aperto, strofinandolo contro il suo clitoride e guardandola contorcersi mentre la stuzzicava e quando meno se lo aspettava, la penetrò solo con la punta.
Si contorse sotto di lui per il piacere e l'eccitazione. Si avvicinò ora che era dentro di lei, spingendo un po' di più, mentre le baciava il collo. Lei afferrò il lenzuolo su cui era sdraiata, cercando di trattenere il dolore. Aggiungeva più lunghezza dentro di lei, apprezzando quanto fosse stretta e bagnata, ma lei non poteva sopportarlo.
"Ahhhhhhhhhhhhhhh!" Fu il suo gemito più forte.
"Sembri così stretta," sussurrò dolcemente nel suo orecchio destro, baciandolo delicatamente, ma notò che lei singhiozzava. Alcune delle donne con cui era stato intimo avevano pianto anche loro, e questo lo aveva spinto a continuare. Era entrato solo a metà.
"Fermati," la sentì dire debolmente, e mentre guardava il suo viso, vide le lacrime che le riempivano gli occhi. "Non posso," implorò, posando le sue delicate mani sul suo ampio petto nel tentativo di spingerlo via. "È troppo. Fa male." La guardò nei suoi bellissimi occhi azzurri, e improvvisamente gli fu chiaro.
"Sei...?" La sua eccitazione crebbe mentre pensava di aver capito. "Sei vergine?" chiese, e lei incontrò il suo sguardo intenso con gli occhi pieni di lacrime, sbattendo le palpebre due volte ma senza rispondere.
"Lo sei," dedusse, ora comprendendo. "Perché non me l'hai detto?" chiese, ottenendo solo un altro singhiozzo da lei. Teneramente, le accarezzò il viso, notando il rossore nel suo naso e nelle sue labbra. "Dove sei stata?"