Capitolo duecentotrentotto

Adrik

Sephie stava ancora vestendosi la mattina successiva quando chiamai i ragazzi all'attico. Si muoveva un po' più lentamente di me, il che era completamente colpa mia. Potrei averla tenuta sveglia e incredibilmente attiva per la maggior parte della notte scorsa. Non voleva svegliarsi questa m...