113. «Non è finita».

La porta del mio ufficio si apre bruscamente, facendomi alzare lo sguardo, anche se so esattamente cosa aspettarmi.

Alice entra nella stanza con un sorriso arrogante e chiude la porta con un colpo distratto, intrappolandoci tra queste quattro mura.

Si avvicina come se stesse sfilando su una passerel...